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giovedì 14 dicembre 2017

Ritiro di fine anno all'Eremo

 

 Come consuetudine da qualche tempo, ci diamo la possibilità di chiudere l'anno in maniera diversa dal solito, creando uno spazio di silenzio e di ascolto di se stessi per chi ha il desiderio di un ultimo dell'anno senza tante feste piene di parole e cibo.

L’eremo sarà aperto dalla mattina del 27/12 fino alla mattina del 1/1/2018. E’ possibile sia partecipare in modo completo all’esperienza rimanendo anche per dormire sia venire solo per qualche giorno o qualche ora. Ognuno sceglierà secondo le proprie possibilità di lavoro ed esigenze familiari. 
Per motivi organizzativi chiediamo di poter confermare la vostra presenza quanto prima in particolar modo per il pernottamento.

Mercoledì 27 dicembre
9.00 - 10.30 accoglienza
11.00 - 12.30 momenti di lavoro insieme
12.30 pranzo condiviso
14.00 - 16.00 tempo per camminare e riposare
17.00 - 18.30 momento di silenzio
19.30 cena condivisa
20.45 - 22.30  riflessione condotta da Nicoletta Simeone sulla figura di sorella Maria del Campello


Giovedì 28 dicembre
10.00 - 11.00 risveglio del corpo con Lisa Simeoni
11.00 - 12.30 momenti di riflessione e lavoro
12.30 pranzo condiviso
14.30 - 16.30 tempo per il talento: creiamo uno spazio di silenzio dove ognuno potrà praticare arti diverse (scrivere, leggere, dipingere, studiare, suonare, cantare)
17.00 - 18.30 riflessione condotta da Nicoletta Simeone: il silenzio e la preghiera
19.30 cena condivisa
20.45 -22-30 : "Le donne e la sfida del vangelo di Marco”  con Cristiana Santambrogio

Venerdì 29 dicembre
10.00 - 11.00 risveglio del corpo con Enrico Tagliapietra 
11.00 - 12.30 momenti di riflessione e lavoro
12.30 pranzo condiviso
14.30 - 16.30 tempo per il talento: creiamo uno spazio di silenzio dove ognuno potrà praticare arti diverse (scrivere, leggere, dipingere, studiare, suonare, cantare)
17.00 - 18.30 riflessione condotta da Nicoletta Simeone: Sacrum facere
19.30 cena condivisa
20.45 - 22.30  Sperimentiamo la sacralità del fare

Sabato 30 Dicembre
10.00 - 11.00 risveglio armonico del corpo con Elisa Sperotto
11.00 - 12.30 momenti di riflessione e lavoro
12.30 pranzo condiviso
14.30 - 17.00 tempo per il talento: creiamo uno spazio di silenzio dove ognuno potrà praticare arti diverse (scrivere, leggere, dipingere, studiare, suonare, cantare)
17.00 - 18.30 riflessione condotta da Nicoletta Simeone: amore per se stessi e per gli altri, prendersi cura dell’altro con tenerezza
19.30 cena condivisa
20.45 - 22.30 visione del film “Angel-a”

Domenica 31 dicembre
Dalle 24 del 30 dicembre alle 24 del 31 esperienza di totale silenzio che si protrarrà fino alle 16 quando ci incontreremo al convento per la messa e riprenderà dopo la messa fino a mezzanotte. Sempre rimanendo nel silenzio la mattina alle 10 il risveglio del corpo sarà condotto da Paolo Fiorenzato con i suoi suoni armonici.


Quest'anno le riflessioni saranno basate sulle parole di sorella Maria del Campello, per le quali ci riferiremo ai testi “Il canto dell’allodola”, edizioni Qiqajon, nel quale sono raccolte le lettere fra sorella Maria e Giovanni Vannucci e “Pregare con sorella Maria dell’eremo francescano di Campello sul Clitunno, a cura di Antonio Gentili, edizioni Gabrielli editore.  

Chi è sorella Maria?

"Noi siamo un piccolo gruppo francescano, non monache, oh no, neanche “suore” nel senso specifico della parola: solo un manipolo di umili donne, quasi tutte orfane e di diverse regioni d’Italia, che viviamo insieme volendoci bene come sorelle, e cercando di essere le piccole sorelle di tutti vicino e lontano. Abitiamo un vecchio eremo solitario sul monte che sovrasta il Clitunno. … Noi lavoriamo per vivere, e accogliamo sempre. Dobbiamo tanto alle esperienze diverse che ci portano i fratelli di diverse razze e mentalità religiose: cerchiamo di imparare da tutti, con un senso di fraternità riverente". 
Queste le parole che sorella Maria usa per presentarsi a padre Giovanni Minozzi in una lettera del 12 marzo 1932.
E’ una figura molto interessante, poco conosciuta che ci daremo la possibilità di ascoltare e di vivere come attraverso queste sue parole rivolte alle sorelle:
"non mi stancherò mai di dirvi che considero un dovere sacro quello di uscire all’aperto e di contemplare la bellezza che ci attornia, e di salutare i luoghi amati e tutte le creature …"

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