Testi degli interventi - IMPARARE DAGLI ANIMALI E DALLE PIANTE


La camminata meditativa del 15 OTTOBRE 2018 si è svolta dal Convento di Santa Maria del Cengio all’Eremo e ha avuto come tema conduttore: "IMPARARE DAGLI ANIMALI E DALLE PIANTE”.

Presentazione:
Hai un animale? Lo hai desiderato, ma non l’hai mai avuto? Cos’hai imparato nell’accudirlo, nel giocare con lui? Sei un amante delle piante? Conosci tutte gli alberi che incontri sul tuo cammino, anche con i nomi scientifici? Oppure non distingui una quercia da un faggio, ma sai respirare il profumo del bosco e parli alle tue rose in giardino? 
Qualunque sia la tua esperienza, se hai voglia di condividerla, sarà una ricchezza per tutti sapere cosa hai imparato dagli animali e dalle piante.  


Dopo un saluto di benvenuto di fra Renzo, con Nicoletta alla guida, ci incamminiamo in silenzio lungo il sentiero che porta all’Eremo (27 persone).

Ecco le nostre testimonianze:

INTERVENTO DI ANITA
Nel giardino di casa nostra vive da molti anni un maestoso acero. E’ uno dei numerosi alberi che circondano la nostra casa ed è il più ammirato e frequentato. Sotto le sue fronde c’è sempre vita e movimento, c’è una casetta di legno dove giocano i bambini, una panchina di pietra dove ci si siede a dialogare, un’amaca dove ci si riposa e si sogna ad occhi aperti. Anche quest’albero è un miracolo della natura e Dio ci parla attraverso di lui; gli animali lo abitano, il gatto si arrampica veloce, molti insetti si danno un gran da fare su e giù per il tronco e gli uccelli si incontrano cinguettando. Il picchio ha lavorato pazientemente per curare questo acero eliminando il rodilegno. Quando sono sdraiata al suolo, mi sento radicata in una solida base, parlo alle foglie e sento che loro sono protese ad acoltarmi e a fremere ad ogni mia idea.
Cos’ho imparato da questo albero? Semplicemente con il suo esistere mi ha insegnato ad accogliere, condividere, rispettare ed amare la natura. Ho osservato la sua dignità: si spoglia e si riveste da solo, unito agli altri pulisce l’atmosfera dall’inquinamento, dà ristoro quando c’è la calura e dà energia a chi lo abbraccia.
Il creato ci offre molti doni, ma non tutti li sanno apprezzare perché c’è chi avvelena e distrugge la natura, però lei ci insegna a non mollare e a lottre per rinascere ogni giorno!



INTERVENTO E CANTO DI OSCAR
Sono vissuto in campagna, vicino al molti animali come cani, gatti, galline, conigli, e ho voluto bene ad alcuni di loro, ma nessuno mi ha mai affascinato tanto come gli uccelli. Con gli altri animali possiamo avere affinità di movimento a terra o in acqua, ma volare, solo gli uccelli possono, e l’uomo ha sempre sognato di poterlo fare. Gli uccelli mi insegnano a vedere le cose dall’alto, cambiare prospettiva, avere un giudizio di ampio respiro di fronte alle situazioni.

Gli uccelli - Battiato
Volano gli uccelli volano
Nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate
A questa parte di universo
Al nostro sistema solare
Aprono le ali
Scendono in picchiata atterrano
Meglio di aeroplani
Cambiano le prospettive al mondo
Voli imprevedibili ed ascese velocissime
Traiettorie impercettibili
Codici di geometria esistenziale
Migrano gli uccelli emigrano
Con il cambio di stagione
Giochi di aperture alari
Che nascondono segreti
Di questo sistema solare
Aprono le ali
Scendono in picchiata atterrano
Meglio di aeroplani
Cambiano le prospettive al mondo
Voli imprevedibili ed ascese velocissime
Traiettorie impercettibili
Codici di geometria esistenziale
Volano gli uccelli volano
Nello spazio tra le nuvole
Con le regole assegnate
A questa parte di universo
Al nostro sistema solare


INTERVENTO DI SARA
La mia vita è cambiata da quando ho trovato due gattini abbandonati dieci anni fa. Oggi la famiglia si è allargata e conta quattro gatti. Ero abituata a dovermi relazionare solo con me stessa, senza rendere conto a nessun altro. Con loro tutto è cambito perché mi hanno insegnato che esiste un amore incondizionato e che nulla è dovuto in cambio.
Ho imparato a rispettare i loro tempi e le loro abitudini e questo mi è molto utile anche nel rapporto con le altre persone. I miei gatti non vengono da me a comando, ma sono loro che quando sentono il momento cercano le coccole e l’affetto necessario.
Io mi sono adeguata e devo dire che il loro mondo mi carica e mi sostiene in tanti momenti della giornata.


INTERVENTO DI GIUSEPPE
Ho sempre vissuto in campagna a contatto con la natura e di conseguenza ho cominciato ad occuparmi della terra. Ci vogliono anni di esperienza e buona volontà per imparare, amarla e coltivarla.
Fin da piccolo aiutavo la mamma nell’orto e andavo a vedere quello degli zii per imparare cose nuove. Ho partecipato a tanti corsi, letto libri e riviste per aggiornarmi; alla fine mi sono reso conto che serve molta pratica. Ora posso dire di aver acquisito esperienza e capacità, anche se non si finisce mai di imparare.
Coltivo molti alberi perché mi danno energia; mi gratifica molto vedere che da un seme nasce una piantina per poi diventare un albero. L’orto mi affascina e mi coinvolge, comporta un grande impegno perché ogni prodotto ha bisogno di cure. Qualche anno fa sono stato promotore degli orti sociali nel mio comune, ho seguito la nascita di una decina di orti curati con amore che ora ammiro con soddisfazione.


INTERVENTO DI OSCAR
Ho sempre adorato l’albero, così simile all’uomo fisicamente: il tronco è il busto, le radici sono gambe e piedi, i rami sono le braccia, le foglie le dita. Da bambino gli alberi sono stati veri e propri compagni di gioco: mi arrampicavo su e mi sentivo al sicuro tra i rami, costruivo casette intorno al tronco, facevo la pipì tra le radici. all’albero manca solo il movimento, ma anche se apparentemente è fisso a terra, in realtà può viaggiare con le radici e con le foglie. La canzone L’albero di Jovanotti, uscita nel 1997, è un bellissimo manifesto di amore tra l’uomo e l’albero.

Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi mi sento quando giro per il mondo
cerco di far si che il vento non mi butti giù e di affondar le mie radici nel profondo,
prendo il sole in faccia per far si che le mie foglie stiano bene appiccicate lungo questi rami
Ospito tra le mie braccia nidi di uccellini e do rifugio nel mio fusto a molti sciami
Proprio come un albero mi spoglio e mi rivesto a seconda se c'è freddo o c'è calore
dentro la genetica la mappa delle cellule descrive a quale genere appartengo
se sono una quercia oppure un salice piangente oppure un baobab od un faggio di pianura
quello che è importante è che al mondo ci sia spazio per qualsiasi espressione di natura
Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
Io non ho problemi a convivere con gli altri sono pronto ad accettare la mia sorte
sono consapevole del fatto che più o meno presto o tardi ci sarà per me la morte
quella che totò ha definito la livella e che alla fine ci livella tutti uguali
alberi bestiole re profeti presidenti calciatori poveretti ed animali
Quello che io penso come albero parlante è che la vita sia questione di radici
più sono profonde più ti puoi portar lontano incontrando gente conquistando amici
perché io ho scoperto che le mie radici in fondo sono lì per procurarmi le risorse
Cosicché con le mie foglie io possa affrontare venti forti e Possa farmi delle corse
Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
Andare di qua e di là sconfinare allegramente farmi un po’ ogni tipo di esperienza
incontrare gente allargare le mie vedute ed allenare pure un po' l'intelligenza
senza mai scordare cosa sono da dove vengo e pure dove voglio andare
con le mie radici belle salde nel terreno io coi rami io mi posso allontanare
perché c'ho bisogno della terra sotto i piedi dove dare fondamenta alla speranza
proprio come un albero mi adatto un poco a tutto basta solo un po' di clima di accoglienza
no no no alla violenza
non rivendico nessuna appartenenza
Tranne quella al mondo degli esseri viventi col diritto di affondare Le radici
sogno un universo dove ogni differenza sia la base per poter essere amici
prendo il sole in faccia bevo molta pioggia proprio
Come un albero mi colloco nel mezzo tra la terra e il cielo proprio a metà via
opero una sintesi tra luce e clorofilla equilibrio di sostanza ed energia.


INTERVENTO DI NICOLETTA
Sono cresciuta senza coltivare un particolare interesse per la natura e per tutto ciò che essa poteva offrire. Non conoscevo più di tanto le piante, i frutti, i fiori e la cosa non mi pesava, ero indifferente e distaccata. Tutto è cambiato quando sono andata a vivere in campagna ad Isola Vicentina. Ho scoperto un mondo che ignoravo e che ho cominciato ad apprezzare piano piano, fino a non poterne più fare a meno. Oggi conosco i nomi degli alberi, raccolgo i loro frutti, faccio le marmellate, ammiro i fiori, coltivo le piante officinali ed aromatiche; non riuscirei più a vivere senza un contatto diretto con la natura.
Questo cambiamento di vita comprende anche l’avvicinamento con il mondo animale. Avevo le galline che facevano le uova, un gallo che cantava, un’anatra che non riusciva a volare perchè pensava di essere una gallina, tanti gatti, ect.
Soprattutto però avevo una cagna di nome Terra che tra l’altro è stata seppellita proprio qui vicino all’eremo. Con lei ho vissuto un rapporto profondo ed intenso e ancora adesso non mi sento pronta ad avere un altro cane per la paura di non riuscire a volergli altrettanto bene. Da Terra ho imparato tantissime cose che rimangono ancora vive nella mia mente e nel mio cuore.
Mi ha insegnato ad avere fiducia come faceva lei ogni volta che partivo; restava arrabbiata per un po’, ma poi tornava da me con gioia ed entusiasmo.
Ho imparato a chiedere le cose quando è necessario, come faceva lei quando con insistenza mi obbligava a portarla a spasso per i campi e boschi.
Con la sua morte, per me alquanto dolorosa, ho imparato a lasciare andare, come un genitore quando si stacca da un figlio ed è felice per lui e per la sua vita.
Ogni mattina quanto Terra si svegliava, le cantavo una canzone che avevo inventato per lei con tutto il mio amore: buongiorno signora Terra, buongiorno signora Terra…..


Ci sparpagliamo in mezzo agli ulivi per ascoltarli e sentire la loro forza ed energia!


INTERVENTO DI PAOLA
Tempo fa ho sofferto molto perché ho dovuto sopprimere il mio cane affetto da un tumore. Non volevo più saperne di adottare un altro animale per non rivivere un lutto e un dolore così grande. I miei figli però, consapevoli che in fondo era anche un mio desiderio, hanno portato a casa un cucciolo di quattro/cinque mesi per rivivere l’esperienza di famiglia allargata.
Vivere con un cane infatti ti cambia la vita e ogni sua azione è un insegnamento. E’ bello tornare a casa dopo una giornata pesante e quando apri la porta trovare sempre quattro zampette che ti saltano addosso e ti accolgono con gioia ed affetto.
Ho letto recentemente che si sta diffondendo sempre di più la “pet therapy” cioè la presenza di animali come intervento sussidiario che aiuta, rinforza, arricchisce e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti di qualsiasi età e affetti da diverse patologie con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita dell'individuo e del proprio stato di salute rivalutando, nel contempo, il rapporto uomo-animale.


INTERVENTO DI FABIO
Anch’io possiedo una cagnolina di nome Tea e da lei ogni giorno imparo qualcosa di nuovo. Lei mi considera il suo padrone e cerca in tutti i modi di avere la mia approvazione.
Sabato scorso ad esempio l’ho portata all’eremo e finchè tagliavo la legna lei mi stava vicino appagata solo dalla mia presenza; mi ha seguito anche in cappella perché a lei basta vedermi, sapere che io ci sono. Non ha bisogno di tanto altro, ovvio qualche carezza e coccola, ma l’importante è la mia compagnia. Ogni suo atteggiamento mi insegna ad avere fiducia e pazienza con me stesso e con gli altri.
Quando la porto a caminare con me, lei mi precede e torna indietro per controllare se ci sono e per indicarmi la strada. Penso sia un modo di tutti i cani per proteggere i loro amici umani.


Davanti all’eremo concludiamo la camminata cantando tutti assieme DOLCE SENTIRE.

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