Testi degli interventi - L'espansione


La camminata meditativa del 16 DICEMBRE 2019 si è svolta dal Convento di Santa Maria del Cengio all’Eremo e ha avuto come tema conduttore: "Espansione: meditiamo sul significato del Natale". 

Presentazione:
Natale significa letteralmente "giorno di nascita". Nell'antichità coincideva con la festività che celebrava il momento dell'anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d'inverno. Nel Cristianesimo diventa il trionfo della luce, incarnata nel Cristo, sulle tenebre.
Riusciamo ad essere in sintonia con questo moto dell’universo e con la sacralità che porta con sé? O ci chiudiamo a riccio, incapaci di espanderci? Quali emozioni ci suscita questo tempo che chiama al nuovo?


Fra Renzo accoglie i partecipanti con un caloroso saluto di benvenuto (18 persone, di cui un bambino di due anni) e con Nicoletta alla guida, ci incamminiamo.

Le nostre testimonianze:
(i testi vengono raccolti da Fabrizio che riassume quelli non pervenuti)

Davanti alla statua della Vergine, Nicoletta ricorda Maria come donna del si che mostra l’espansione del suo ventre per la venuta al mondo di Gesù.

RIFLESSIONE E CANTO DI OSCAR 
Durante la camminata di dicembre di sei anni fa, il nostro amico Pierangelo aveva cantato Ave Maria di De Andrè ed io voglio riproporla come vero simbolo dell’espansione: Maria donna che diventa madre.

AVE MARIA - Fabrizio De Andrè
E te ne vai, Maria, fra l'altra gente
che si raccoglie intorno al tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male
nella stagione di essere madre.

Sai che fra un'ora forse piangerai
poi la tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto
nella stagione che illumina il viso.
Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.

Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente.

INTERVENTO DI NADIA
Qualche settimana fa ho scritto queste parole come spunto per una canzone, semplice, ma che mi ricordasse cosa cerco nel Natale.
Per il momento sono parole senza musica., le note sono nella mia testa.....

TI CERCO
Cammino per le strade, luci e frastuoni
confondono pensieri ed emozioni.

Ma dove sei?
Ti cerco negli occhi della gente
tra le mani di chi non stringe niente,
tra vite abbandonate
e parole appena sussurrate.

Mi fermo, alzo lo sguardo al cielo
cerco la stella che indichi la via,
cerco la culla e il suo bambino,
cerco la grotta e il suo calor.

Cerco spazi dentro di me
Ti chiamo nel vuoto che c'è.

Vieni Signore in mezzo a noi
Vieni Signore dentro di noi,
la tua culla è il nostro grembo,
la tua vita il nostro amor.

Vieni Signore in mezzo a noi,
Vieni Signore dentro di noi,

Nasci nasci nasci per noi
nasci nasci ogni giorno con noi
.

Le condivido con voi perchè in questi giorni riflettevo sul tema di questa camminata e mi sono resa conto che cercavo continuamente parole fuori di me attraverso poesie o racconti di altri, e non riuscivo invece a dar voce alle mie parole e alla mia melodia.
Forse non ci sono riuscita neanche attraverso queste righe, ma solo il fatto che tutto questo non l'ho lasciato nell'oblio o nel silenzio delle mie paure e incertezze, ha reso queste righe "Natale".
Natale è giorno di Nascita. E' concedere a ciò che è dentro di venire alla luce e alla luce di entrare e illuminare.
E' il tempo del germoglio che anche se sta ancora sotto terra ha il guizzo della vita dentro, è la crepa del guscio che permettere al germoglio di spuntare per poi crescere ed espandersi, ex – spansus ...fuori di, per diventare grande.
Natale è far si che il mio grembo sia culla e non tomba.
I natali di una persona mi dicono chi è, da dove viene, la sua origine.
Natale è nascere a nuova vita senza dimenticare, chi sono e da dove vengo, ma con la voglia di camminare la mia storia in modo nuovo, di metterci i piedi dentro, di seguirne il ritmo, di inventare nuove melodie quando le vecchie non sono più musica per me.

INTERVENTI SPONTANEI

BARBARA
Io vivo l’espansione come un movimento di energia che va dall’interno verso l’esterno e viceversa e questo mi aiuta a vivere meglio i rapporti personali con gli altri e con me stessa.

LORENZA
Per me esistono vari tipi di espansione: il camminare quando, come questa sera, ci porta a qualche cosa di più ampio; l’espansione verso il femminile in tutte le sue modalità e soprattutto nel rispetto verso le donne ed ancora l’espansione verso il Natale per accogliere la nascita del bambin Gesù.

FRANCO
Sentendo parlare questa sera di espansione automaticamente di riflesso ho pensato alla compressione. Sono convinto infatti che dobbiamo essere leggeri per favorire l’espansione gli uni verso gli altri per non farci comprimere e chiudere in noi stessi.

RIFLESSIONE E CANTO DI OSCAR
La canzone che propongo è 4 marzo 1943 di Lucio Dalla. Questo brano ha come titolo la data di nascita del cantante, ma il titolo originale era Gesù bambino, ed è stato cambiato dalla censura di Sanremo, insieme ad altre.
Lui la canta con il suo inconfondibile stile scanzonato, ma il significato della canzone è molto profondo.

4 marzo 1943 - Lucio Dalla
Dice che era un bell’uomo e veniva, veniva dal mare
parlava un’altra lingua, però sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre, sopra un bel prato
l’ora più dolce, prima d’essere ammazzato.

Così lei restò sola nella stanza, la stanza sul porto
con l’unico vestito, ogni giorno più corto
e benchè non sapesse il nome e neppure il paese
mi aspettò come un dono d’amore, fino dal primo mese.

Compiva sedici anni, quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna, le cantò a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva, sapeva di mare
giocava a far la donna, col bambino da fasciare.

E forse fu per gioco, e forse per amore
che mi volle chiamare, come Nostro Signore
della sua breve vita il ricordo, il ricordo più grosso
è tutto in questo nome, che io mi porto addosso

e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino

e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino

RIFLESSIONE DI NICOLETTA
Oggi ho avuto una giornata molto impegnativa e questa sera ero molto stanca, ma dopo questa camminata sento il mio corpo più rilassato con gambe, braccia e mente più larghe.
Per me, infatti, una bella possibilità di espansione sta proprio nel movimento.
Questi sono i giorni che vedono l’espansione del buio fino alla vigilia di Natale per poi tramutarsi con impeto e forza in espansione di luce. Auguro a tutti noi di farci trovare pronti ad accogliere questa luce con un cuore, un corpo e una mente larghi.

CONCLUSIONE DI FRA RENZO
Prima dei saluti e della benedizione, fra Renzo ci invita ad osservare la bellezza dell’icona della Vergine in attesa (prelevata fisicamente dalla cappella dell’Eremo e portata fuori). Questa raffigurazione di lei incinta, esposta nel Santuario di Monte Berico, mostra il ventre di Maria visibilmente gonfio e in espansione.

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