Testi degli interventi - Vicino


La camminata meditativa del 18 FEBBRAIO 2019 si è svolta dal Convento di Santa Maria del Cengio all’Eremo e ha avuto come tema conduttore "Vicino: una persona, un luogo, un'emozione, uno stile di vita". 

Presentazione: 

Ognuno ha un senso del "vicino" diverso dagli altri. Cos'è per te vicino nelle relazioni? Come ti rapporti con ciò che ti è vicino, nelle persone, nelle cose, nei luoghi? Lo ami? Lo sopporti a fatica? Te ne accorgi o lo dai per scontato? 

Nelle relazioni con te stesso, ti trovi ad avvicinarti alla tua essenza? 

Se la strada della vicinanza è la strada della conoscenza, quanto conosci chi ti è vicino? Quanto conosci te stesso? 

Fra Renzo accoglie i partecipanti (22 persone) con un saluto di benvenuto e con lo sguardo rivolto alla luna luminosa che per l’occasione sembra proprio essere più vicina…. 

Ci incamminiamo con Nicoletta alla guida; ecco le nostre testimonianze: 
(i testi vengono raccolti da Fabrizio che riassume quelli non pervenuti) 

INTERVENTO E CANTO DI OSCAR

Le relazioni con i nostri vicini sono i rapporti che ci fanno crescere e ci danno la possibilità di conoscere meglio noi stessi.

RAPPORTI - Niccolò Fabi

I rapporti come nuvole
si separano e riuniscono
di continuo si trasformano
quelli eterni o di un attimo
la madre chiede un tempo
l'amico chiede un tempo
per rimanere sui tuoi passi
l'amore chiede un tempo
come la rabbia chiede un tempo
per nascere ed esprimersi
i rapporti si scelgono e subiscono
si costruiscono e distruggono
vari versatili e variabili
non sottometterli a una norma
e pensare che alle volte sembra ci imprigionino
e pensare che altre volte invece non ci bastano
uno che ci faccia ridere un altro piangere
come sempre come ovunque come noi
i figli chiedono un tempo
i vicini chiedono un tempo
le lamentele come i complimenti
gli amanti chiedono un tempo
come i nemici chiedono un tempo
per non farci appagare mai
i rapporti sono come nuvole
si separano e riuniscono
e pensare che alle volte sembra ci imprigionino
e pensare che altre volte invece non ci bastano
uno che ci faccia ridere un altro piangere
come sempre come ovunque come noi


Ci fermiamo in cerchio pronunciando a voce alta nomi di persone a noi vicine


INTERVENTO E CANTO DI DEBORA 

Ho scelto questa canzone perché penso che l’amicizia sia un valore vicino a tutti noi! L’amico o l’amica del cuore è un’esperienza che abbiamo vissuto in passato e/o che viviamo nel presente. 

L'amicizia non si vanta in giro l'amicizia non si vede si sente
non diventerai mio amico perché vuoi esserlo ma lo sarai se non te ne frega niente
L'amicizia non nasce solo perché abbiamo parlato 2 volte
e anche se ci conosciamo da una vita dai.non siamo amici necessariamente
L'amicizia dice tutto in faccia e non ha paura di far male per fare bene
ma se è una cosa vera anche se c'è un interesse non muore

Io non so che cos'è l'amicizia ma so cosa non è l'amicizia
e l'amicizia non è come il tempo perché quella vera non passa mai
e a un amico che è furbo e scorretto preferisco un nemico ma onesto
perché un nemico almeno mi può insegnare che non devo essere come lui
E allora è chiaro che due sono amici veri fino a quando non se ne rendono conto
quando cominciano a pretendere il "rispetto reciproco" stanno toccando il fondo
e allora parlami di cose che non mi hai detto mai e dimmi veramente chi sei
ti riconoscerò se ti conoscerò e tu mi riconoscerai se mi conoscerai

Io non so che cos'è l'amicizia ma so cosa non è l'amicizia
e l'amicizia non è rispettarsi perché a rispettarsi non si parla mai
ma quando sbagli un amico ti apprezza e le tue convinzioni le accetta
perché "accettarsi"è il verbo migliore è il più importante mattone per costruire l'amore
che può aiutarmi a capire che si può sempre guarire che si può sempre parlare per costruire l'amore mentre a rispettarsi non si parla mai ma quando sbagli un amico ti apprezza e le tue convinzioni le accetta perché accettarsi è il verbo migliore
è il più importante mattone per costruire l'amore
Perché fare l'amico non è proprio uguale a essere amico
e ora scegli cos'è l'amicizia.



INTERVENTO DI FRANCO

La passione per la mountain bike, che pratico da circa dieci anni, mi porta spesso a percorrere vari sentieri vicini e lontani. A differenza di molti miei amici che sono convinti che i percorsi lontani siano migliori e più affascinanti, io prediligo quelli vicino a dove abito perché ogni volta scopro qualche cosa di diverso. Basta infatti anche solo rifarli all'incontrario per cogliere un particolare nascosto, un punto di vista nuovo e tutto si trasforma e si rinnova. 

Penso che lo stesso principio sia valido anche con le persone! Spesso pensiamo di conoscerle bene perché ci sono vicine da tanto tempo ed invece basta un’angolazione diversa per riscoprirle ed apprezzare delle qualità sorprendenti che ignoravamo. 


INTERVENTO DI NICOLETTA

Il mio cane Orso essendo giovane e grosso (pesa circa 20 chili) saluta le persone a volte con troppo entusiasmo saltando addosso e questo invade il loro spazio. 
TROPPO VICINO. 
In occasione di un mio compleanno mi è capitato di essere festeggiata da alcuni amici con il massimo degli onori. Per l’occasione avevano preparato una cena molto curata a base di prelibatezze, ma erano talmente concentrati nella preparazione che non li sentivo per niente vicino. 
TROPPO LONTANO. 
Dobbiamo quindi trovare la distanza giusta per ognuno di noi e solo aprendo gli occhi ci possiamo riuscire! 


INTERVENTO E CANTO DI OSCAR

La canzone Il Pescatore di Fabrizio De Andrè è un brano che ha un significato profondo in questo periodo di difficoltà nell’accoglienza del prossimo. Ma tra le varie interpretazioni del testo io sono sempre rimasto molto colpito dal breve e intenso rapporto tra il pescatore e l’assassino: i due si incontrano per un brevissimo lasso di tempo ma ciò è sufficiente a smuovere l’umanità nell’uno e vecchi ricordi nell’altro. I protagonisti si avvicinano e poi velocemente si allontanano, lasciandosi trasformati. 


IL PESCATORE - FABRIZIO DE ANDRE’

All'ombra dell'ultimo sole
S'era assopito un pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
Venne alla spiaggia un assassino
Due occhi grandi da bambino
Due occhi enormi di paura
Eran gli specchi di un'avventura
E chiese al vecchio "dammi il pane
Ho poco tempo e troppa fame"
E chiese al vecchio "dammi il vino
Ho sete e sono un assassino"
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
Non si guardò neppure intorno
Ma versò il vino e spezzò il pane
Per chi diceva "ho sete, ho fame"
E fu il calore d'un momento
Poi via di nouvo verso il vento
Davanti agli occhi ancora il sole
Dietro alle spalle un pescatore
Dietro le spalle un pescatore
E la memoria è già dolore
È già il rimpianto d'un aprile
Giocato all'ombra di un cortile
Vennero in sella due gendarmi
Vennero in sella con le armi
Chiesero al vecchio se lì vicino
Fosse passato un assassino
Ma all'ombra dell'ultimo sole
S'era assopito il pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso



INTERVENTO DI ENNIO

Nicoletta ci ha invitato ad aprire gli occhi, io aggiungo che bisogna anche aprire il nostro cuore. 
In una casa chiusa non può entrare la luce del sole, bisogna spalancare le finestre ed aprire porte e balconi. 
Con le persone dobbiamo fare altrettanto; solo aprendo il nostro cuore chi è lontano si avvicinerà a noi. 
Questo lo sperimento anche di persona: quando vado al supermercato con uno stato d’animo sereno e non imbronciato succede che le persone, anche sconosciute, mi si avvicinano in modo cordiale ed amichevole perché trovano la porta della mia anima aperta! 


La serata termina con la benedizione di fra Renzo che ci ricorda la vicinanza della parola di Dio. 

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