Testi degli interventi - Lo stupore


La camminata meditativa del 16 SETTEMBRE 2019 si è svolta dal Convento di Santa Maria del Cengio all’Eremo e ha avuto come tema conduttore "Stupire e stupirsi”.

Presentazione:
quanto è bello stupirsi e vedere lo stupore negli occhi di chi ci sta accanto! E’ una specie di magia che ci affascina e ci lascia ricchi, molto più ricchi di prima. Il perché forse lo possiamo trovare nelle  parole che Matthew Fox scrive in Educare alla meraviglia. “Lo stupore ci conduce al di là della semplice conoscenza. Ci conduce alla saggezza. … Lo stupore apre la porta della nostra anima, dei nostri cuori e delle nostre menti.”

Fra Renzo accoglie i partecipanti (26 persone) con un caloroso saluto di benvenuto e con Nicoletta alla guida, ci incamminiamo.

Le nostre testimonianze:
(i testi vengono raccolti da Fabrizio che riassume quelli non pervenuti)


RIFLESSIONE E CANTO DI OSCAR
Siamo abituati a stupirci solo degli eventi eccezionali, che siano positivi o negativi, mentre dovremo abituarci a meravigliarci della vita di ogni giorno.

Meraviglioso - Domenico Modugno - versione dei Negramaro
È vero
Credetemi è accaduto
Di notte su di un ponte
Guardando l'acqua scura
Con la dannata voglia
Di fare un tuffo giù
D'un tratto
Qualcuno alle mie spalle
Forse un angelo
Vestito da passante
Mi portò via dicendomi
Così
Meraviglioso
Ma come non ti accorgi
Di quanto il mondo sia
Meraviglioso
Meraviglioso
Perfino il tuo dolore
Potrà guarire poi
Meraviglioso
Ma guarda intorno a te
Che doni ti hanno fatto
Ti hanno inventato il mare
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole?
La vita
L'amore
Meraviglioso
Il bene di una donna
Che ama solo te
Meraviglioso
La luce di un mattino
L'abbraccio di un amico
Il viso di un bambino
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Ma guarda intorno a te
Che doni ti hanno fatto
Ti hanno inventato il mare
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole?
La vita
L'amore
Meraviglioso
Il bene di una donna
Che ama solo te
Meraviglioso
La notte era finita
E ti sentivo ancora
Sapore della vita
Meraviglioso


Lungo il percorso ci soffermiamo dentro la grotta per accogliere tutte le sensazioni di stupore che questo luogo trasmette.


INTERVENTO DI MARTA
Lo stupore non scaturisce sempre da cose belle e positive, ma a volte anche da sensazioni di paura, terrore ed angoscia. Io personalmene ho provato tutto questo quando mi è stato diagnosticato un tumore! Subito sono stata travolta da sbigottimento ed incredulità.
Perché proprio a me? Perché proprio a me?
Dopo un po’ di tempo questa domanda, che risuonava continuamente nella mia testa, si è trasformata in:
Perché non a me! Perché non a me!
Ecco allora che piano, piano con questa positività tutto è cambiato: ho cominciato a vivere le mie giornate pienamente e con uno stato d’animo gioioso, ho riscoperto la fede e la preghiera, ho rivalutato le amicizie e approfondito i rapporti interpersonali, ho riscoperto le cose semplici. Mi stupisco per un tramonto, per una passeggiata, per una giornata di sole, per un cibo buono, per una chiacchierata in compagnia.
Desidero condividere questa mia esperienza perché sono convinta che parlare con le persone sia un aiuto importante in questo momento della mia vita per il mio benessere fisico e spirituale.


Sopra la radura pronunciamo a voce alta tutto ciò che ci stupisce:
- le diverse forme delle chiome degli alberi
- il brulichio delle luci
- il caldo della serata a metà settembre
- la bellezza delle stagioni
- quanto è buono il tiramisù
- la cattiveria di alcune persone
- il silenzio della notte
- l’intelligenza degli esseri umani
- il verso e il richiamo degli uccelli
- la raganella che canta e che ci avvisa che il tempo sta cambiando
- l’infinito e lo spazio
- la luna e la sua luce
- il profumo dell’erba appena tagliata
- il colore e le ombre dell’oscurità
- la nostra amica che ci ha raccontato la sua storia
- una farfalla che vola
- tutti noi


RIFLESSIONE E CANTO DI OSCAR
L’invito via mail della camminata meditativa aveva una foto di un bambino con la bocca aperta ad “o” e gli occhioni spalancati: un’immagine evocativa dello stupore e dei tratti caratteristici che tale emozione rivela sul volto. Prendiamo esempio dai bambini ed impariamo a lasciarci andare allo stupore profondo, come descritto nella canzone di Povia.

I bambini fanno ohh - Giuseppe Povia
Quando i bambini fanno oh
c'è un topolino
mentre i bambini fanno oh
c'è un cagnolino
se c'è una cosa che ora sò
ma che mai più io rivedrò
è un lupo nero che da un bacino
a un agnellino
Tutti i bambini fanno oh
dammi la mano perché mi lasci solo
sai che da soli non si può
senza qualcuno, nessuno può diventare un uomo
per una bambola o un robot bot bot
magari litigano un pò
ma col ditino ad alta voce
almeno loro, eh, fanno la pace
così ogni cosa nuova è una sorpresa
proprio quando piove
i bambini fanno oh guarda la pioggia
Quando i bambini fanno oh
che meraviglia, che meraviglia
ma che scemo vedi però però
e mi vergogno un pò
perché non sò più fare oooooooh
e fare tutto come mi piglia
perché i bambini non hanno peli
ne sulla pancia, ne sulla lingua
I bambini sono molto indiscreti, ma hanno tanti segreti
come i poeti
i bambini volan la fantasia e anche qualche bugia
o mamma mia, bada
ma ogni cosa è chiara e trasparente
che quando un grande piange
i bambini fanno oh
ti sei fatto la bua è colpa tua
Quando i bambini fanno oh
che meraviglia, che meraviglia
ma che scemo vedi però però
e mi vergogno un pò
perché non sò più fare oh
non sò più andare sull'altalena
di un fil di lana non sò più fare una collana
lalalalalalala
Fin che i cretini fanno
Fin che i cretini fanno
Fin che i cretini fanno BOH
tutto resta uguale
Ma se i bambini fanno ohh
basta la vocale
io mi vergogno un pò
invece i grandi fanno NO
io chiedo asilo, io chiedo asilo
come i leoni io voglio andare a gattoni.
E ognuno è perfetto
uguale il colore
evviva i pazzi che hanno capito cos'é l'amore
è tutto un fumetto di strane parole
che io non ho letto
voglio tornare a fare oh
voglio tornare a fare oh
perché i bambini non hanno peli
ne sulla pancia ne sulla lingua.


RIFLESSIONE DI GIUSEPPE
Io resto sempre meravigliato nell’osservare la natura crescere e dare frutti, quando odoro i profumi della terra ed ammiro i colori delle piante.
Recentemente poi ho ospitato una scolaresca e mi ha molto stupito la gioia dei bambini, quando salivano sulla casetta di legno costruita tra i rami dell’albero, ed il loro entusiasmo per i giochi di una volta e per gli attrezzi antichi.


RIFLESSIONE DI FRA RENZO
Voglio condividere tre cose che mi hanno stupito positivamente.
- Conosco una signora non vedente che mi dice sempre con estrema naturalezza e tranquillità, quando la incontro: “Bisogna vedere oltre!”.
- La settimana scorsa ho partecipato al matrimonio di mio nipote con una ragazza spagnola e mi ha colpito la luce di gioia che trasmettevano i loro occhi e il grande entusiasmo che ha coinvolto giovani e meno giovani in questa fratellanza di popoli diversi.
- Una donna mi ha raccontato che, dopo essere stata investita da un camion, ha impiegato il lungo periodo di convalescenza leggendo quasi seicento libri. Non si è abbattuta, ma ha saputo reinterpretare la propria vita con grinta e forza di volontà.


Conclude la serata una signora che tanti anni fa frequentava l’eremo e poi, per le varie vicessitudini della sua vita, non aveva più avuto occasione di passarci. Nel giro di quindici giorni c’è stata ben due volte ed è rimasta stupita e meravigliata da questa strana e bella coincidenza.

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