Siamo entrati in Quaresima all'improvviso, quasi senza accorgercene, ancora un po' immersi in un Natale intenso e in un carnevale troppo veloce. Quest'anno non siamo neanche riusciti a celebrare le ceneri insieme, ma ugualmente siamo tutti immersi in questo tempo che crea vuoto dentro di noi e anche se doloroso a volte, il vuoto è nuovo spazio da abitare.
Una terra, mano mano che viene bonificata, è uno spazio sempre più grande da coltivare e frutti sempre più abbondanti da raccogliere. E quindi siamo qui ad accogliere la bonifica che viene e verrà per togliere le foglie vecchie, il muschio cresciuto fra l'erba, i frutti marciti e le erbacce che stanno crescendo: vivere la Quaresima è accettare la bonifica e lavorarci consapevolmente così da non essere sorpresi all'improvviso di ciò che la Vita ci mostra.
L'Eremo, mantenendo sempre più la promessa di luogo che invita a guardare dentro tenendo anche uno sguardo verso l'esterno, in sintonia con il pensiero di Turoldo "essere nel mondo senza essere del mondo", propone un programma di incontri che ci aiuta a fare vuoto:
Togliersi i sandali: 27 e 28 febbraio (ultimo week end del mese): Mose' e il roveto ardente
Il vuoto da troppe cose: 4 marzo liberiamo le nostre case e portiamo ciò che vogliamo lasciare andare in una serata di baratto, scambio e regalo....alle 20.45 all'eremo
Il vuoto da troppe parole: 5 marzo giornata di silenzio all'eremo
Il vuoto dentro di noi: 7 marzo pregare con il corpo alle 20.45 all'eremo
Restare fermi nel vuoto: 9 marzo presentazione e riflessione sul libro di Ismaelita Cisco
"Il Sassotrappolaingabbiatore" alle 20.45 all'eremo.
Respiro pieno e respiro vuoto: 11 e 18 marzo laboratorio di canto in preparazione della Pasqua alle 20.45 all'eremo
Sacchi vuoti o sacchi pieni: 12 marzo laboratorio teatrale con Enrico Gaspari dalle 14 alle 19.00 all'eremo
"Siamo sacchi pieni, siamo sacchi vuoti. Che ci possiamo fare? quello che so è che senza quel vuoto non potremo far entrare nulla. Allora in questo umile percorso teatrale proveremo a sentirlo, questo vuoto: accogliendolo. Useremo il corpo, il nostro grande maestro, useremo la voce, sorella carissima che ci proietta all'esterno, useremo gli oggetti, che ci permettono di essere altro, fare spazio e raccontare.
Useremo chi siamo ridendo, urlando, ballando, cantando ma soprattutto, stando.
Saranno sacchi vuoti, saranno sacchi pieni. Saranno belli. Senza paura."
"Siamo sacchi pieni, siamo sacchi vuoti. Che ci possiamo fare? quello che so è che senza quel vuoto non potremo far entrare nulla. Allora in questo umile percorso teatrale proveremo a sentirlo, questo vuoto: accogliendolo. Useremo il corpo, il nostro grande maestro, useremo la voce, sorella carissima che ci proietta all'esterno, useremo gli oggetti, che ci permettono di essere altro, fare spazio e raccontare.
Useremo chi siamo ridendo, urlando, ballando, cantando ma soprattutto, stando.
Saranno sacchi vuoti, saranno sacchi pieni. Saranno belli. Senza paura."
Il vuoto del tempo: 19 marzo dalle 10 all'eremo lavoro comunitario
Il cuore che si svuota: 21 marzo rito di riconciliazione alle 20.30 al convento
Da mercoledì 24 marzo l'eremo è aperto a quanti desiderano vivere la Pasqua nel silenzio e alla ricerca di quel vuoto che diventa ascolto di sè.
Gradita la conferma della presenza alle attività scrivendo a lisolakece@libero.it
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