In questa serata sarà presente Anisha Tara che ci introdurrà alla Meditazione Non-Duale.
"C'è una credenza, un pensiero che impedisce di vivere la Vita in totale pace con se stessi e con il mondo esterno e si chiama "io". Quando c'è apparente identificazione, tutto appare separato se stessi, e la sofferenza ne fa da padrona.
Attraverso il "parlare" e l'indagine di sè, si andrà a "comprendere" come, oltre l'identificazione con il corpo, oltre il concetto dell'io, quindi al dil à della mente, dimori questa pace immutabile, che è la vera Natura di tutto ciò che si manifesta, compreso te.
La felicità è sempre apparsa ogni volta che hai smesso di cercarla.
Questa pratica, non è una tecnica fisica, bensì, è una tecnica d'indagine, dove la Verità, la natura di ciò che si E', si rivela in totale semplicità e onestà."
Anisha Tara all'età di 20 anni ha iniziato a praticare meditazione trascendentale.
Ha fatto molti viaggi in India approfondendo ulteriormente la pratica.
Dopo 20 anni di meditazione attraversa una profonda crisi, dove tutto ciò che stava facendo, viene messo in discussione.
Decide di abbandonare la meditazione trascendentale nel momento in cui "viene visto" che la sorgente della sofferenza stessa era l'identificazione dell'io, dell'ego stesso, e che la mente stessa non necessitava di essere placata (assenza di pensieri) per poter " vedere" la vera natura di tutte le cose, di ciò che E', pura Coscienza.
Il soggetto, e l'oggetto accadono assieme, non sono disgiunti quindi c'è solo il "Vedere stesso" l'unico testimone di se stesso.
Così, spontaneamente, accosta, come spiegazione della Vita spirituale stessa, la Meditazione Non-Duale.
Anisha Tara all'età di 20 anni ha iniziato a praticare meditazione trascendentale.
Ha fatto molti viaggi in India approfondendo ulteriormente la pratica.
Dopo 20 anni di meditazione attraversa una profonda crisi, dove tutto ciò che stava facendo, viene messo in discussione.
Decide di abbandonare la meditazione trascendentale nel momento in cui "viene visto" che la sorgente della sofferenza stessa era l'identificazione dell'io, dell'ego stesso, e che la mente stessa non necessitava di essere placata (assenza di pensieri) per poter " vedere" la vera natura di tutte le cose, di ciò che E', pura Coscienza.
Il soggetto, e l'oggetto accadono assieme, non sono disgiunti quindi c'è solo il "Vedere stesso" l'unico testimone di se stesso.
Così, spontaneamente, accosta, come spiegazione della Vita spirituale stessa, la Meditazione Non-Duale.
Le serate della Condivisione gratuita dei saperi sono a numero chiuso, ti chiediamo di confermare la presenza scrivendo a lisolakece@libero.it
Nessun commento:
Posta un commento