"A difesa della Terra, e delle sue creature.
12 agosto 2017,
è stata uccisa un’orsa, un animale con un valore biologico altissimo,
una specie particolarmente protetta che nessuno può toccare.
Eppure qualcuno ha deciso che si doveva abbattere.
Un fatto gravissimo che ha visto coinvolta per prima l’orsa uccisa e poi tutte le persone che,
in veste diversa,
hanno avuto a che fare con questa specie e con questo soggetto.
La conservazione e la tutela degli animali selvatici mi sta molto a cuore
così ho voluto occuparmi a modo mio dell’orsa uccisa:
ho immaginato di parlare con la sua voce.
Sono andato nella foresta e sono diventato l’Orsa, poi l’Istituzione che ne ha decretato la morte
e l’Uomo in divisa che le ha sparato."
Nell'appuntamento di lunedì 8 Ottobre per la Condivisione gratuita dei saperi, Giancarlo Ferron ci presenterà il suo ultimo libro "Hanno ucciso l'orsa"; attraverso racconti e immagini ci inoltrerà nel mondo degli animali selvatici, in particolare quello dell'orso, per conoscere, proteggere e amare di più queste creature.
Data e orario: lunedì 08 Ottobre ore 20:45
Sede incontro: Eremo di Santa Maria del Cengio - Via Lombarda, 22 - Isola Vicentina
Prenotazioni: lisolakece@libero.it
GIANCARLO FERRON
Nato nel 1963 a Zovencedo, un piccolissimo paese in mezzo alla natura dei Colli Berici. Figlio di operai costretti a emigrare all'estero. Fin da piccolo ha coltivato il suo innato interesse per l'ambiente naturale e per tutte le manifestazioni della vita selvatica. Quando era bambino esplorava i boschi della sua zona, raccoglieva semi,
estirpava piante e fiori che poi trapiantava in un suo giardino botanico, per riprodurre e osservare da vicino le caratteristiche delle specie vegetali che più lo interessavano. Oggi fotografa piante e fiori nel loro ambiente naturale.
Nato in un paese di collina, con una forte tradizione venatoria, da bambino seguiva i cacciatori e cercava di imitarli usando la fionda. Si è subito accorto di non essere veramente interessato alla caccia.
Ha cominciato a tenere in voliera varie specie di uccelli che trovava feriti, vecchi richiami scartati dai cacciatori, esemplari catturati in proprio o acquistati presso gli impianti di cattura dell'epoca, per osservarli e studiarli da vicino. All'età di quattordici anni ha spalancato la porta della voliera: oggi osserva gli animali nel loro ambiente e, possibilmente, li fotografa. Ha vinto un concorso pubblico per esercitare un mestiere che aveva sognato da sempre, che gli permetteva di stare all'aperto e in mezzo alla natura:nel 1987 viene assunto in quello che allora era il Corpo dei Guardiacaccia, oggi Polizia Provinciale di Vicenza. Dopo anni di servizio nella Polizia Provinciale si rende conto che il suo mestiere è sconosciuto al grande pubblico, che il bracconaggio e le gratuite crudeltà contro gli animali selvatici sono considerate "favole da Medioevo". Pensa così di scrivere una serie di racconti denuncia. Incontra Giovanni Santarossa, titolare della casa editrice Biblioteca Dell'Immagine di Pordenone che accetta di pubblicare i suoi racconti:
Nel 2000 scrive il libro “Ho visto piangere gli animali”Nel 2001 scrive il libro “Ho sentito il grido dell’aquila”
Nel 2003 scrive il libro “Il suicidio del capriolo”
Nel 2006 scrive il libro “I segreti del bosco”
Nel 2009 scrive il libro “La mia montagna”
Nel 2010 scrive il libro "La zampata dell'orso”
Nel 2013 scrive il libro "Uomini e bestie in cammino”
Nel 2018 scrive il libro "Hanno ucciso l'orsa"
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