La camminata meditativa, la sera
del 20 gennaio 2014 si è svolta all’interno del Chiostro con una sosta davanti
alla statua della Vergine Maria in giardino per poi terminare in Chiesa. A
causa delle abbondanti piogge si è preferito evitare la salita all’Eremo per il
terreno scivoloso ed ha avuto come tema conduttore: “un silenzio abitato”. Lungo il percorso, ritmato dai passi silenti
dei partecipanti, dal canto melodioso, sono state offerte alcune
riflessioni/testimonianze, che ora vengono consegnate come dono a coloro che lo
desiderano.
INTERVENTO DI TONO con
riflessione e canto
La nebbia
sovrasta la città e mentre sotto la vita prosegue frenetica io mi rifugio nel
silenzio dei miei pensieri. E' così dall'alto di una cima silenziosa, è così
davanti al mare infinito. Ma quali pensieri avranno abitato il cuore di Gesù
laggiù nell'immenso deserto tra la solitudine, il digiuno e la preghiera? Eh si
la solitudine crea pensieri che penetrano profondamente nella nostra anima.
Gesù ne è uscito vittorioso, pronto ad affrontare il volere del Padre.
La melodia
del salmo di Turoldo ci accompagni e trovi dimora nei nostri cuori. Sempre.
RESTA CON NOI
Resta
con noi Signore la sera
quando
le ombre si mettono in via
e
scenderà sulle case la tenebra
e sarà
solo terrore e silenzio
Ognuno è
solo davanti alla notte
solo di
fronte alla sua solitudine
solo col
suo passato e futuro
il cuore
spoglio del tempo vissuto
Resta
con noi Signore la sera
entra e
cena con questi perduti
fa
comunione con noi Signore
senza di
te ogni cuore è un deserto
Ora
crediamo tu sei il vivente
sei il
compagno del nostro cammino
ti
conosciamo nel frangere il pane
tu dai
il senso ad ogni esistenza
Resta
con noi Signore la sera
quando
le ombre si mettono in via
e
scenderà sulle case la tenebra
e sarà
solo terrore e silenzio
INTERVENTO DI ALBERTO
Ho chiesto di
essere il primo a fare il discorso perché vorrei condividere con voi non una
riflessione, ma la domanda che mi faccio oggi relativa al silenzio. E la
condivido perché spero che questa camminata e i vostri contributi mi
chiariscano un po’ le idee.
Il silenzio è
indubbiamente un tema importante. Fino a poco tempo fa ero abituato, come penso
molti, a riempire la mia vita con tanto rumore: la solita televisione,
discorsi, chiacchiere etc. e la chiamavo vita piena e attiva.
Poi ho capito che
erano tutte distrazioni per non sentire il silenzio, che ti lascia solo con te
stesso, e non è facile stare con se stessi; e allora ho cominciato a cercare il
silenzio; “fa silenzio intorno a te, se vuoi udir cantare l’anima tua” dice
Arturo Graf in Ecce Homo. E quindi dal silenzio della parola al silenzio della
mente, e il desiderio di cercare luoghi di deserto, di fare meditazione, di
camminare in montagna alle 5 di mattina, notti all’eremo e così via.
Tutte cose belle e
utili di cui sento il bisogno e che continuerò a cercare e a fare.
Però vi racconto
cosa mi è successo la settimana scorsa: ero scentrato e quindi combinavo un
sacco di casini con tutti, al lavoro, a casa, con gli amici. E cominciavo ad
incazzarmi perché tutti ce l’hanno con me etc etc. L’unica cosa che volevo era
stare mezz’ora da solo per riprendermi, ma sembrava che il mondo si fosse messo
d’accordo per disturbarmi (presente la situazione?).
Così decido di
andare a casa, faccio saltare un paio di cose che avevo in programma, non
saluto neanche la Bea e le ordino di fare silenzio perché devo meditare. Ma
dopo 30 secondi che sono giù riceve una telefonata e mi sembra che urli. E io
mi incazzo di più ma aspetto che passi. Si saranno dette “grazie ci sentiamo”
10 volte ma non mettevano giù!
Finché mi sono
detto: va bè, vuol dire che devo imparare a trovare pace anche in mezzo alla
confusione. E improvvisamente hanno messo giù, il cane ha smesso di abbaiare,
anche il traffico s’è calmato. E io sono stato bene.
E quindi io sono
qua a interrogarmi sul silenzio e a chiedere alla camminata di questa sera e al
voi un contributo alla mia ricerca. Il silenzio è da cercare o è una fuga
inutile?
Ieri sono andato su
internet ho cercato qualche frase sul silenzio; ce ne sono milioni che lodano
il silenzio, poche che non lo fanno, vorrei citarvene qualcuna:
Silenzio prima di
nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore fra due insolubili
silenzi (Isabel Allende)
Nessun maestro mi
aveva detto che il silenzio poteva diventare una prigione… Io non sapevo che si
potesse morire di silenzio come si muore di dolore, di fatica, di fame, di
stanchezza, di malattia o di amore (Elic Wiesel in Testamento di un poeta ebreo
assassinato)
Molti, per il
silenzio del nocchiero, pensavano di ben navigare finché poco dopo non andarono
a sbattere (Giovanni Clinato)
Spesso le parole
più crudeli sono dette in silenzio (Robert Luis Stevenson)
Il silenzio fa si
che le immagini del passato non suscitino desideri ma tristezza, una enorme
sconsolata malinconia (Erich Remarque)
ELISA CANTA
LA VOCE DEL SILENZIO di Mina
Volevo
stare un pò da sola
per pensare e tu lo sai
ed ho sentito nel silenzio
una voce dentro me
e tornan vive troppe cose
che credevo morte ormai.
E chi ho tanto amato
dal mare del silenzio
ritorna come un'onda nei miei occhi
e quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai, molto di più.
Ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce.
Ed improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai,
che non avevi perso mai,
che non avevi perso mai.
E quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai,
molto di più.
Ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce.
E improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai
non avevi perso mai
non avevi perso ma.
per pensare e tu lo sai
ed ho sentito nel silenzio
una voce dentro me
e tornan vive troppe cose
che credevo morte ormai.
E chi ho tanto amato
dal mare del silenzio
ritorna come un'onda nei miei occhi
e quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai, molto di più.
Ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce.
Ed improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai,
che non avevi perso mai,
che non avevi perso mai.
E quello che mi manca
nel mare del silenzio
mi manca sai,
molto di più.
Ci sono cose in un silenzio
che non m'aspettavo mai,
vorrei una voce.
E improvvisamente
ti accorgi che il silenzio
ha il volto delle cose che hai perduto
ed io ti sento amore,
ti sento nel mio cuore
stai riprendendo il posto che
tu non avevi perso mai
non avevi perso mai
non avevi perso ma.
INTERVENTO DI LAURA
Il silenzio per me
è stato come trasferirmi in una casa nuova. Ho dovuto abitarci un po’ per
sentirla mia.
Così anche per il
silenzio: il silenzio richiede anche
solitudine e la solitudine non è mai stata il mio forte!!!
Fino a due anni fa
circa ho amato le giornate piene di appuntamenti , di incontri, di cose da
fare, fare, fare, senza fermarmi mai.
Poi un’intuizione,
la percezione che in tutto quel continuo muovermi e affannarmi mi sfuggiva
sempre qualcosa e lo sentivo nel corpo questo malessere. Una tensione.
Più ESSERE meno
FARE. Questa l’intuizione.
Sentire il mio
centro, sentire il bene, sentire il disagio e starci dentro.
Stare con quello
che c’era.
Ci sono tanti modi
per non sentire il dolore e uno per me è stato questo: il mio continuo fare,
concentrata in quella che ho poi capito essere l’orizzontalità della vita.
In questa mia
orizzontalità ho visto il modo che avevo di relazionarmi con gli altri, di
volerli aiutare dal mio giudizio di giusto e sbagliato.
Questa era la mia
casa. Molto comoda per tanti anni, molto sicura, molto “abitata”, piena. Una
casa in centro!!!
In questa casa ogni
giorno ho parlato a Dio e gli ho chiesto: Signore
dimmi, qual è il tuo progetto per me? Silenzio.
Poi ho sentito che
era il momento di trasferirmi in una NUOVA CASA. L’ho chiamata: Più ESSERE meno FARE.
E’ una casa arredata
in stile minimalista. Sento che il vuoto, il meno è meglio.
All’inizio la
vedevo spoglia, troppo essenziale e adesso ci vivo da un po’ la trovo
bellissima perché ogni giorno la luce del sole la illumina con sfumature
diverse di colori e ogni giorno può entrare chiunque e uscire quando vuole
perché c’è lo spazio per accoglierlo.
In questa casa c’è
SILENZIO, è il silenzio della mia mente,
delle interpretazioni, dei giudizi verso di me e gli altri. Il silenzio ha
fatto spazio. Pulizia.
E in questo silenzio
ho riconosciuto il mio centro.
Mi affaccio alle
finestre e vedo le montagne che oggi sono rosa e vedo le piante a riposo, piene
di vita dentro, le ragnatele con le goccioline d’acqua come un quadro
iridescente nel cielo. La natura mi parla in silenzio.
Chiudo gli occhi e
in questo silenzio vedo le persone attorno a me come insegnamenti viventi per
la mia vita.
Chiudo gli occhi e
in questo silenzio posso finalmente ascoltare la voce di Dio. Ascolto Dio.
In questa casa non
sono mai sola: tutto è dentro di me.
INTERVENTO DI ISMA
Il silenzio
abitato Profondo e vuoto.
uno stato di
grazia che non cerco.
è un dono che
arriva senza aspettarlo, un frammento in cui non esiste tempo, parole, numeri,
spazio.
è come se
smettessi di esistere e vivesse un’altra parte di me in uno spazio-tempo
indefinito.
è un fiume che
scorre quieto e limpido.
il caos
delirante fuori e il silenzio vuoto e calmo che non colmerei mai se non mi
spaventasse.
se lo cerco
resta apparente pieno e dispersivo.
diventa un
silenzio assordante reso rumoroso da pensieri scarni e bui.
il silenzio
abitato è una sfera luminosa che mi avvolge ed è aperta sulle persone e sul
mondo.
e non c’è
giudizio, solo accoglienza e immensa libertà
il silenzio
abitato non è un silenzio mio,
è uno spazio
infinito in cui esiste solo dio
INTERVENTO DI NADIA
La mia riflessione sul tema di questa sera è iniziata come una
riflessione silenziosa per me stessa, per cercare di comprendere con
maggior chiarezza che cosa significa per me il silenzio.
Io mi sento più in sintonia con il silenzio che con le parole...
Ho usato spesso questo modo di dire, ma molte volte è stato per
nascondermi, per la paura di non saper cosa dire, o per non avere il coraggio
di parlare soprattutto con persone che conoscevo poco.
In questo ultimo tempo però il significato di silenzio è per me
cambiato, non è più un tacere per timidezza, non è più una mancanza di parole,
ma è sentirmi raccolta dentro...completa.
E' un significato che ho scoperto in particolare venendo all'eremo e
partecipando a queste camminate.
Passo dopo passo al buio, accompagnata dalla luna, seguo la scia delle
persone che sono con me, vicine, ma che non vedo, presenze che sento e che
ascolto.
In questo silenzio lentamente metto a tacere i miei pensieri vorticosi
e spesso inutili....
In queste camminate tutto diventa naturale, il mio passo diventa
preghiera.... diventa ascolto di me stessa....... diventa vuoto....... diventa
silenzio....
E' un silenzio in cui mi sento a casa, in cui abito con me stessa....ma
non mi sento da sola.
la camminata si conclude in
chiesa
Nicoletta racconta
la sua esperienza di silenzio fatta all'eremo
A me piace proprio
l'idea di una meditazione in movimento, non sono una che riesce a star ferma a
gambe incrociate .... per questo la mia meditazione di solito avviene vangando,
strappando erbacce, zappettando o camminando.... i passi che percorrono la
terra mi aiutano a star presente a me, ascolto i piedi, le caviglie, il freddo
che viene da fuori e il calore che viene da dentro.... mi piace la meditazione
camminata, mi piace perché ad ogni passo sento che sono io che lo faccio, mi
piace perché nei miei piedi sento una direzione, ascolto le mie gambe in
movimento, sento che ci sono... che abito la mia vita e sono felice di farlo.
Mi piace camminare
insieme, unire i nostri passi... ed ogni sosta è una sorpresa, un canto che si
eleva nella notte, una voce che racconta, che spiega, che suggerisce, che
commuove... i passi si muovono nell'erba del sentiero, conducono e accompagnano
un silenzio che si fa ascolto, un silenzio che abita dentro di noi e che è
abitato dai nostri pensieri o dal nostro nulla....
SILVIA canta, accompagnata da ENRICO alla chitarra
Io ed Enrico abbiamo suonato e cantato
"Todo cambia" perchè è nel silenzio che avviene la mangia dell'ascoltarsi
e dell'ascoltare dove tutto prende una nuova forma, dove nasce e si sviluppa
una trasformazione dentro di noi e fuori di noi. E' nel silenzio abitato che
nasce la Vita e tutto attorno a noi ci sembra diverso perché Noi siamo
cambiati. La vita stessa ci porta a cambiare continuamente pelle per diventare
persone migliori, pulite e purificate.
Tutto è in
movimento.
Cambia ciò che è superficiale
e anche ciò che è profondo
cambia il modo di pensare
cambia tutto in questo mondo.
Cambia il clima con gli anni
cambia il pastore il suo pascolo
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Cambia il più prezioso brillante
di mano in mano il suo splendore,
cambia nido l’uccellino
cambia il sentimento degli amanti.
Cambia direzione il viandante
sebbene questo lo danneggi
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia.
Cambia il sole nella sua corsa
quando la notte persiste,
cambia la pianta e si veste
di verde in primavera.
Cambia il manto della fiera
cambiano i capelli dell’anziano
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi,
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.
E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.
Cambia, todo cambia…
e anche ciò che è profondo
cambia il modo di pensare
cambia tutto in questo mondo.
Cambia il clima con gli anni
cambia il pastore il suo pascolo
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Cambia il più prezioso brillante
di mano in mano il suo splendore,
cambia nido l’uccellino
cambia il sentimento degli amanti.
Cambia direzione il viandante
sebbene questo lo danneggi
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia
Cambia, todo cambia.
Cambia il sole nella sua corsa
quando la notte persiste,
cambia la pianta e si veste
di verde in primavera.
Cambia il manto della fiera
cambiano i capelli dell’anziano
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi,
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.
E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.
Cambia, todo cambia…
INTERVENTO DI CINZIA
Tutto ciò che di
bello faccio ultimamente mi porta all'eremo. Nasce lì e ritorna lì. Un vortice,
una spirale, un centro di energia buona. Grazie a tutti.
Il
tema di questa sera mi ha suggerito di presentare una testimonianza di una
suora di clausura:
MADRE
LORIANA
Ho scelto di
chiamarmi Madre Loriana, sono una monaca di clausura.
Vivo in questo
convento da dodici anni. Ora ne ho trentaquattro.
Ho scelto il
completo distacco dal mondo per darmi interamente a Dio Padre buono e
misericordioso che mi accoglie in questa casa, in questo monastero, come sua
figlia, in una vita fatta di preghiera e carità, silenzio e presenza.
Non ho rifiutato il
mondo, perchè il mondo è quello che vivo nella sua pienezza in comunione con
Lui che è l'Unico oggetto del mio Amore. Parlo
dell'amore che è contenuto all'interno di noi stessi, che si autoalimenta e non
dipende dalle risposte esterne, l' alfa e l'omega dell'esistenza stessa.
La
mia vita è fatta di regole e proibizioni sì, é vero, ma in piena adesione
interiore.
Del
resto chi mai poteva dire che la mia vita al di fuori non avrebbe incontrato e
subito regole e proibizioni di altra natura?
Non
esco mai, se non per necessità straordinarie, e ricevo visite solo nel
parlatorio separata da doppia grata, sì è vero.
Del
resto chi mai poteva dire che la vita al di fuori non avrebbe potuto porre
quella grata di separazione tra tutti gli uomini?
Il
mio quotidiano è semplice, sì , ma non infruttuoso. Preparo il cibo per i
poveri, ricamo, canto Lodi al Signore, studio e lavoro.
In
che luogo potevo aver modo di esprimere ciò che compio con armonia e presenza
di spirito se non qui, dove abitano il silenzio e la contemplazione? ...In cui
le parole non sono sufficienti ad esprimere ciò che per altra via dicono con il
cuore?
Non
contempli l'uomo senza azione e non operi senza contemplazione è ciò che
aleggia tra queste mura.
Il
velo e la grata - la grata e il velo sono il diaframma di separazione tra il
mondo esterno e il mondo interiore e ogni giorno vi respiro attraverso l'alito
divino affinchè possa aiutare gli uomini e tutte le donne a percorrere la via
benedetta, la via della pace e per me la via della monastero e della croce.
PIERANGELO canta la canzone nata
all’eremo per l’eremo
CHAIRE
Chaire
Essenza
del presente
Signora
della pace
Chaire
Maria
Chaire
Per te splende la gioia
Si perpetua la creazione
Chaire
Maria
Sei la nostra natura innocente
Il perdono che sana l’errore
Muti le lacrime in linfa di vita
Sei il ponte che ci porta al cielo
Tu che hai
generato la Luce prega per noi
E con noi smarriti figli tuoi
Chaire
Donna
della luna
Santità
del silenzio
Chaire
Maria
Chaire
Luce che
nella notte
C’illumina
la via
Chaire
Maria
Sei la nostra natura innocente
Il perdono che sana l’errore
Muti le lacrime in linfa di vita
Sei il ponte che ci porta al cielo
Tu che hai
generato la Luce prega per noi
E con noi smarriti figli tuoi
Chaire
Chaire Maria
Chaire
Chaire Maria
Concludiamo tutti
insieme davanti all'altare cantando il Magnificat
Magnificat anima mea
Dominum
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