In questo tempo, in cui abbiamo tanto da imparare e stiamo provando tutti a sperimentare nuovi modi per stare vicini, nuovi modi per incontrare e per abbracciare, in questo tempo l’attività della nostra associazione è apparentemente cessata, dato che non possiamo più creare momenti di vita insieme: dico “apparentemente”, perché in realtà ci stiamo prendendo uno spazio, senza troppa fretta, per cambiare forma e trovare il modo di essere presenza in questo strano momento.
E’ Natale e come dice la parola festeggiamo una nascita, la nascita della Luce in questo mondo, in noi. Allora festeggiamo anche la nostra nascita, ricordando che anche noi siamo nati e siamo arrivati in questo mondo a portare luce. Ricordiamo che anche noi siamo stati bambinelli e abbiamo avuto occhi che si spalancavano alla scoperta del Creato, occhi che si aprivano per imparare nuove cose. Siamo stati bambini alla scoperta di nuovi linguaggi che ci permettevano di creare relazioni con il desiderio di porsi domande e bucare il velo delle apparenze.
“Se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli” (Mt 18,3) ci dice il Vangelo. Allora proviamo intanto a ricordare il bambino che siamo stati, il desiderio di vita che ci ha abitato al tempo in cui siamo nati alla luce, i tentativi che ognuno di noi ha fatto per stare in piedi sulle proprie gambe, per mettere un passo dietro l’altro per camminare la vita. Siamo stati bambini placidi o forse vivaci, timidi o curiosi, attaccati alle gambe della mamma o desiderosi di scoprire il mondo: siamo stati bambini e abbiamo imparato a vivere scoprendo ciò di cui eravamo capaci, spingendoci al di là delle possibilità che apparentemente avevamo, sapendo che, per camminare, ogni passo è un “oltre” e noi lo volevamo scoprire.
Ti auguro di ricordare il bambino che sei stato, la forza che hai avuto nel nascere e venire alla luce e ti auguro che quella forza sia in te ora, in questo Natale, che sia in te quel desiderio di scoperta che porta a spalancare gli occhi e a trovare nuovi modi, non di fare o di avere, ma di essere.
Buon Natale a te e a tutte le persone che abitano il tuo cuore.
M. Nicoletta Simeone