Lunedì 12 Novembre alle 20.45 all'Eremo di Santa Maria del Cengio per l'appuntamento con la Condivisione gratuita dei saperi, sarà presente Marcella Fiore che condurrà una serata sul sogno.
Si pensa comunemente che l'interpretazione del sogno offra un contributo al benessere della nostra vita diurna. Ma il sogno è molto più che questo. Esiste un'altra concezione nascosta e sovversiva sul sogno, presente nelle filosofie e nelle sacre scritture di tutti i tempi.
Nel mondo onirico vige “l'ordine dell'essere”, nella coscienza diurna quello del”fare”.
La proposta che viene lanciata in quest'incontro è di imparare a conoscere il sogno per riconoscersi, per comprendersi e vedersi come mai prima.
Marcella Fiore si è laureata nel 1984 e specializzata successivamente in psicoterapia. Appena laureata ha svolto un lungo tirocinio in psichiatria insieme ad un equipe di operatori prosecutori del movimento che diede luogo alla legge 180 voluta da Basaglia. Il tirocinio, trasformato successivamente in un incarico, è stata la prima è più importante tappa di acquisizione di consapevolezze di grande valore innovativo relative alla sofferenza mentale ed alle modalità del trattamento. Il suo lavoro ha sempre considerato prioritaria la necessità di salvaguardare le prerogative della dimensione umana da ogni altra istanza anche quando orientata alla così detta “cura” o pseudo tale.
In quell'ambito ha svolto una ricerca sugli esiti di una adeguata applicazione della legge 180.
Successivamente ha presentato i risultati di questi studi in varie città europee quali Friburgo e Berlino.
Ha proseguito il suo lavoro transitando in diversi ambiti sociali e anche nelle aziende. Non ha mai abbandonato l'interesse per il mondo delle grandi istituzioni totali lavorando per più di 20 anni in carcere. Oggi Marcella lavora come libera professionista carica dell'esperienza di quasi quarant'anni di lavoro svolto nel territorio. Il suo contributo per questo ha mantenuto uno sguardo profondamente critico e attento a rivelare le intelaiature ideologiche sottostanti a pratiche apparentemente orientate al benessere e alla salute.
La sua pratica terapeutica sempre orientata a rileggere i protocolli di cura verso una continua ricerca di equilibrio tra la dimensione personale e quella sociale si è inoltrata nello studio antropologico del significato e del valore del sogno quale discorso mai interrotto in cui il sociale si dice nell'individuale e viceversa.
“Oggi sento la necessità di contribuire alla ricerca di nuovi linguaggi, nuove cognizioni, nuovi stati di coscienza verso una necessaria trasformazione dell'esistenza”.
Le serate di Condivisione gratuita dei saperi sono a numero chiuso; conferma la tua presenza scrivendo a lisolakece@libero.it
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