lunedì 17 ottobre 2016

24 Ottobre - Saperi condivisi: "TRANSUMANZA" con Giancarlo Ferron

 
 
Per il consueto appuntamento con la condivisione gratuita dei saperi ci troviamo lunedì 24 ottobre alle 20.45 all'eremo di Santa Maria del Cengio.
In questa serata sarà presente Giancarlo Ferron e ci parlerà della "TRANSUMANZA".

"Mi ripeto la parola mentalmente, tante volte, sibillandola piano: tran-su-man-za e sento, sempre di più, che la parola esprime un’azione; incarna il significato del muoversi, del camminare, dell’andare, dell’attraversare. Non si tratta di un camminare espresso dalla volontà di chi cammina, dall’individuo, ma di un agire imposto dall’istinto e dalle stagioni. Il “transumare” assomiglia, in maniera impressionante, al “migrare”, allo spostarsi insieme, in branco o in stormo, per cercare un luogo migliore, per scappare dall’inverno, per cercare cibo, per inseguire la sopravvivenza."
[Giancarlo Ferron, UOMINI E BESTIE IN CAMMINO. Edizioni Biblioteca dell’Immagine]

GIANCARLO FERRON

Nato nel 1963 a Zovencedo, un piccolissimo paese in mezzo alla natura dei Colli Berici. Figlio di operai costretti a emigrare all'estero. Fin da piccolo ha coltivato il suo innato interesse per l'ambiente naturale e per tutte le manifestazioni della vita selvatica. Quando era bambino esplorava i boschi della sua zona, raccoglieva semi,
estirpava piante e fiori che poi trapiantava in un suo giardino botanico, per riprodurre e osservare da vicino le caratteristiche delle specie vegetali che più lo interessavano. Oggi fotografa piante e fiori nel loro ambiente naturale.
Nato in un paese di collina, con una forte tradizione venatoria, da bambino seguiva i cacciatori e cercava di imitarli usando la fionda. Si è subito accorto di non essere veramente interessato alla caccia.
Ha cominciato a tenere in voliera varie specie di uccelli che trovava feriti, vecchi richiami scartati dai cacciatori, esemplari catturati in proprio o acquistati presso gli impianti di cattura dell'epoca, per osservarli e studiarli da vicino. All'età di quattordici anni ha spalancato la porta della voliera: oggi osserva gli animali nel loro ambiente e, possibilmente, li fotografa. Ha vinto un concorso pubblico per esercitare un mestiere che aveva sognato da sempre, che gli permetteva di stare all'aperto e in mezzo alla natura:nel 1987 viene assunto in quello che allora era il Corpo dei Guardiacaccia, oggi Polizia Provinciale di Vicenza. Dopo anni di servizio nella Polizia Provinciale si rende conto che il suo mestiere è sconosciuto al grande pubblico, che il bracconaggio e le gratuite crudeltà contro gli animali selvatici sono considerate "favole da Medioevo". Pensa così di scrivere una serie di racconti denuncia. Incontra Giovanni Santarossa, titolare della casa editrice Biblioteca Dell'Immagine di Pordenone che accetta di pubblicare i suoi racconti:
Nel 2000 scrive il libro “Ho visto piangere gli animali”
Nel 2001 scrive il libro “Ho sentito il grido dell’aquila”
Nel 2003 scrive il libro “Il suicidio del capriolo”
Nel 2006 scrive il libro “I segreti del bosco”
Nel 2009 scrive il libro “La mia montagna”
Nel 2010 scrive il libro "La zampata dell'orso”
Nel 2013 scrive il libro "Uomini e bestie in cammino”
 

Per ragioni logistiche gli appuntamenti dei Saperi Condivisi sono a numero chiuso, per favore conferma la tua presenza scrivendo a lisolakece@libero.it

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